Come siamo nati

La croce rossa. Una storia lunga 150 anniIl Sottocomitato Cri nacque a Pescia nel marzo del 1887 con l’intento di aiutare i soldati feriti o ammalati in guerra. La spinta di questa iniziativa nacque dall’emozione suscitata dalla pubblicazione del libro di Jean Henry Dunant “Souvenir da Solferino“, dai resoconti delle battaglie pubblicati dai giornali dell’epoca, dalle idee di Ferdinando Palasciano che si augurava “la neutralità dei feriti e malati in guerra”.

I primi pesciatini che fecero parte del sottocomitato furono persone appartenenti ai ceti sociali più abbienti, nobili, alta borghesia, militari, tra cui si distinse il primo cittadino Francesco Sainati che ricoprì la carica di Presidente fino al 1914.

Accanto a queste persone si aggiunsero poi anche sacerdoti, persone del popolo spinti da quei sentimenti di solidarietà umana che si andavano diffondendo nelle varie nazioni europee.

Nello stesso anno fu costituito a Pescia il Comitato Femminile a cui si aggiunse in maggio il corpo delle infermiere volontarie. Fu nel periodo della prima e seconda guerra mondiale che la CRI di Pescia si distinse in modo particolare per l’allestimento di ospedali e centri specializzati per la cura e il recupero di soldati feriti e mutilati, nell’organizzare un servizio di ricerca dei soldati prigionieri e dispersi continuando con encomiabile abnegazione l’opera umanitaria intrapresa nel territorio.

E’ DALL’IMPEGNO E DALLE OPERE DEI VOLONTARI DELLE PATRONESSE E DELLE SORELLE CHE CI HANNO PRECEDUTO, CHE HA AVUTO INIZIO IL NOSTRO CAMMINO

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