La Tanzania è in ginocchio. Le piogge incessanti delle scorse settimane e le alluvioni che ne sono conseguite, hanno causato la morte di 58 persone. Sono sette complessivamente le regioni sommerse in una emergenza che, ad oggi, colpisce 10.000 famiglie, per un totale di circa 85.000 persone. Case, strade, ponti, scuole oggi sono sommersi.
C’è molta preoccupazione da parte delle Istituzioni ma anche della Croce Rossa della Tanzania (TRCS), che sta supportando la popolazione. La situazione, infatti, potrebbe presto aggravarsi a seguito delle conseguenze di “El Niño”, un fenomeno climatico che provoca numerose inondazioni, e a nuove possibili piogge. Quelle stesse piogge che hanno completamente sommerso una superficie agricola di circa 76.000 ettari.
Secondo le stime del Governo, saranno circa 150.000 le persone assistite nei prossimi tre mesi attraverso la distribuzione di cibo.
La Croce Rossa della Tanzania sta gestendo 8 campi, realizzati per fornire aiuti alla popolazione, colpita inoltre da una epidemia di colera.
Il lago Tanganyika è esondato in alcune zone del Burundi tra cui Bujumbura. Anche in Kenya le precipitazioni sono aumentate tanto negli ultimi giorni e ci sono vaste zone allagate sia rurali che urbane.
C’è grande apprensione non solo per il possibile verificarsi di nuovi fenomeni climatici, ma anche per la situazione complessiva di abitazioni e altre strutture, che attualmente sono inagibili. La grande presenza di acqua e fango non facilita gli interventi a supporto delle comunità.
La Croce Rossa Italiana, nel quadro della missione della Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, si è impegnata fin dalle prime ore di questa emergenza, allo scopo di fornire aiuto
alla popolazione attraverso un sistema di monitoraggio delle attività dei campi e della situazione nel suo complesso e, più in generale, supportando tutte le operazioni in atto.
La CRI ha inoltre avviato una raccolta fondi per rispondere alle necessità della popolazione, prime fra tutte garantire adeguate condizioni igienico-sanitarie e ambientali, e fornire il maggior aiuto possibile agli sfollati.
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