Da quasi 40 anni attività a contatto con i cavalli per superare le difficoltà relazionali
Nel cuore della Maremma, da quasi quarant’anni, i volontari del Comitato Croce Rossa Italiana di Grosseto si impegnano per promuovere e garantire supporto sociale alle persone con fragilità fisiche e relazionali attraverso attività di ippoterapia realizzate in collaborazione con il Centro Veterinario Militare (Ce.Mi.Vet.) del capoluogo toscano.
Il progetto è il fiore all’occhiello del Comitato CRI di Grosseto ed ha una lunga storia. Tutto parte da quando venne costituito il Centro di rieducazione Motoria Equestre dal Comitato Provinciale della Croce Rossa presso quello che oggi è il Ce.Mi.Vet. Quest’ultimo è diventato negli anni la sede principale dove vengono svolte tutte le attività legate all’Ippoterapia. Ideatrice e fondatrice di questa iniziativa è stata la signora Iside Pifferi che decise di investire sulla realizzazione di questo progetto in ricordo della figlia Eleonora che, da sempre vicina alle persone più deboli, aveva promesso una giornata a cavallo a un ragazzo disabile.
Oggi il progetto di Ippoterapia viene portato avanti con la stessa passione e volontà della signora Pifferi dal Comitato CRI locale con il coinvolgimento della volontaria Monica Moretti Cuseri e del Presidente di CRI Grosseto, Hubert Corsi.
Ritrovare il sorriso e la voglia di mettersi in gioco dopo una passeggiata a cavallo è uno degli obiettivi di questa iniziativa che si basa sul contatto con la natura attraverso attività educative, ricreative e terapeutiche. Da diversi studi è dimostrato, infatti, che il contatto con gli animali – e in questo caso i cavalli – ha un ruolo prezioso per facilitare l’integrazione sociale di persone affette anche da disturbi dello spettro autistico, oltre a ridurre i livelli di ansia e di insicurezza. In particolare, in base ai risultati che riporta l’Istituto Superiore di Sanità, il contatto con gli animali favorisce un rapido miglioramento del livello di attenzione e della frequenza nelle interazioni sociali.
Il progetto di Ippoterapia del Comitato CRI di Grosseto ha cambiato la vita di tantissimi ragazzi e ragazze, li ha aiutati a sviluppare coraggio, fiducia e voglia di mettersi in gioco. Le attività coinvolgono, da sempre, circa una ventina di ragazzi “storici” che seguono il progetto da molte edizioni. Negli ultimi anni, inoltre, l’iniziativa ha incontrato il favore di alcune realtà locali, come le scuole della provincia, ed è stata estesa ai bambini oncologici dell’Ospedale pediatrico Meyer di Firenze.
Oltre a portare benefici ai ragazzi, l’ippoterapia incide molto anche nel rapporto con le famiglie che, sin dai primi momenti, assistono alle attività svolte con i volontari e ai miglioramenti dei propri figli. Un risultato che risponde con successo all’obiettivo del Comitato CRI, impegnato da anni in molteplici attività di supporto sociale rivolte alle fasce più vulnerabili.