Valastro: “La pace come il futuro devono saper parlare il linguaggio dell’infanzia”
“Sono molto grato al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per il suo messaggio diffuso oggi in occasione della Giornata Internazionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza”, ha dichiarato il Presidente Nazionale della Croce Rossa Italiana, Rosario Valastro. “Ci sono vari aspetti sottolineati dal Presidente della Repubblica che sono centrali per riflettere su quella che è un’urgenza del nostro tempo. Sottrarre i bambini e gli adolescenti alle guerre, alla disumanità della violenza, alla discriminazione causata dalla povertà, alla mancanza di futuro, sono punti chiave per guardare ai diritti dell’infanzia e dell’adolescenza con una prospettiva di futuro. Rimarcare come fa il Presidente Mattarella che i bambini e gli adolescenti hanno diritto alla pace è sinonimo di quel futuro che auspichiamo in cui a prevalere non sia la violenza. Ci sono immagini che restano in ciascuno di noi come simboliche di quell’età negata, si pensi ad esempio ai bambini migranti che arrivano sulle nostre coste, o ai bambini vittime delle guerre, che deve vedere una risposta nel dare non solo futuro ma diritti. Ancora una volta il Volontariato può essere una delle risposte possibili nel costruire una società che sappia dare dignità a ciascuno. Quello che mi preme sottolineare oggi, e su cui credo tutte e tutti noi siamo e dobbiamo continuare a impegnarci, è trovare nel nostro agire sul piano sociale quella capacità di proteggere i più piccoli dalla crescente povertà che nel nostro Paese colpisce tanti in forma crescente, quella capacità di agire sul piano educativo affinché l’istruzione sia un diritto reale, come sul piano sanitario lo sia la salute, ma soprattutto quella capacità di mettere in campo ogni azione tesa a rendere appieno il diritto di vivere l’età infantile e adolescenziale. Anche perché il modo in cui una società riesce a tutelare e affermare i diritti dei minori prefigura il suo sviluppo futuro. La pace come il futuro devono saper parlare il linguaggio dell’infanzia, quel linguaggio che sa essere artefice del valore della fratellanza e dell’innocenza”