Roma, 19 luglio 2024 – “Sono trascorsi 32 anni da quel 19 luglio 1992. Cinquantasette giorni dopo l’uccisione di Giovanni Falcone, un altro attentato di stampo mafioso sconvolse l’Italia. Una vera e propria strage quella consumata in via d’Amelio a Palermo, in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e i cinque membri della sua scorta, persone che quella stessa vita l’avevano dedicata agli altri, a restituire dignità e rispetto a donne e uomini oppressi dalle mafie. Tanto Falcone quanto Borsellino avevano dimostrato che la mafia poteva essere sconfitta, dando a tutti noi un grande insegnamento: quello di essere donne e uomini capaci di vincere l’indifferenza, di non arrenderci davanti alle zone grigie della quotidianità, di non rassegnarci ma di lottare quotidianamente per un domani all’insegna del rispetto della dignità umana, un domani in cui nessuno usi più la paura come strumento di coercizione e controllo sulle persone”. Così in una nota il Presidente della Croce Rossa Italiana, Rosario Valastro, in occasione a 32 anni dalla strage di via D’Amelio.
Croce Rossa Italiana
L’impegno di ICAN per il disarmo nucleare
Marzia Grimaldi, Focal Point della campagna “Nuclear Experience” della Croce Rossa Italiana, intervista Venessa Yasmin Hanson, Social Media Officer per l’International Campaign to Abolish Nuclear Weapons (ICAN). Vanessa, come esponente di una delle organizzazioni della Leggi tutto…