Prosegue con grande impegno e successo il progetto collaborativo tra il Comitato di Firenze della Croce Rossa Italiana e la Scuola Alberghiera Buontalenti, per fornire pasti caldi alle persone senza dimora.
Il progetto, intitolato “Un Pasto Solidale”, ha preso il via lo scorso novembre sotto la guida dei professori Alfio Zignale e Salvatore Gallo, insieme al Vice Preside Adriano Ariani e continua a coinvolgere attivamente gli studenti della scuola. Ogni venerdì, gli studenti preparano con cura e dedizione circa 60 pasti caldi che vengono direttamente distribuiti dai volontari dell’Unità di Strada della Croce Rossa Italiana del Comitato di Firenze su tutto il territorio fiorentino.
La sinergia tra la Croce Rossa Italiana e il Buontalenti non è solo un’iniziativa recente, ma una collaborazione consolidata nel tempo, che testimonia l’importanza e l’efficacia del lavoro di squadra, tra tutte le realtà del territorio a vari livelli, nel promuovere il benessere e la solidarietà nella nostra città.
Le parole del Presidente del Comitato CRI di Firenze, Lorenzo Andreoni:
“Sono particolarmente soddisfatto di questo servizio e della collaborazione col Buontalenti a favore dei senza dimora (…) L’unità di strada è uno dei servizi della cui nascita mi sono occupato personalmente – ormai 12 anni fa – e CRI Firenze è stata il capofila tra le associazioni per questa attività. Oggi, ormai alla fine del mio mandato, posso osservare con orgoglio che non solo il servizio viene svolto regolarmente e sostenuto dalle Istituzioni, ma si è radicato profondamente nel tessuto cittadino tanto da aprirsi a collaborazioni significative e che coinvolgono anche i giovani cittadini del domani, sensibilizzandoli su temi fondamentali come quello della cittadinanza attiva.”
Il Vice Preside dell’Istituto Buontalenti, Adriano Ariani:
“Questa iniziativa non solo si distingue per il suo impatto tangibile sulla comunità, ma anche per il suo valore educativo. Coinvolgendo attivamente gli studenti del Buontalenti, il progetto offre loro l’opportunità di conoscere da vicino le realtà sociali e di imparare il valore dell’aiuto reciproco e della solidarietà. In questo modo, il progetto assume una doppia valenza, promuovendo non solo il sostegno materiale, ma anche la consapevolezza e l’empatia.”.